Strip Bar a Vicenza: Ira delle Femministe

Il gestore di un bar di Vicenza, per rilanciare il suo locale, è ricorso ad un espediente particolare, di moda in Giappone e già sbarcato negli States e in Europa: le ‘ragazze vassoio’, ovvero le fanciulle, ovviamente nude e di bella presenza, che fanno da ‘appoggio’ al cibo offerto ai clienti. In una città come Vicenza, che pullula di strip bar, niente di nuovo o quasi, se non fosse che la stuzzicante novità non riguarda solo i clienti notturni, ma anche quelli diurni: l’iniziativa parte infatti alle 17,30 del pomeriggio, per poi andare avanti fino all’alba.

“La notte si sta spegnendo – ha detto il gestore, Ruggero Piazzon, al Corriere del Veneto – ci sono molti locali nel vicentino, ma non offrono nulla di nuovo. Comunque è tutto in regola”. E c’è già chi ha apprezzato l’idea ed ha prenotato per feste private, compleanni o addii al celibato. “Il cliente mi fa sapere che cibo vuole e noi prepariamo”, aggiunge. Tra i clienti, i più timidi iniziano dallo scoprire la pancia, gli altri direttamente dal seno. Non per molto, però: quando la ragazza resta nuda, una cameriera accorre per riempire nuovamente il ‘vassoio’. Il ‘Diverso strip bar’, questo il nome del locale, però, ha già attirato le ire di qualche femminista del luogo. “Mi hanno chiamato per la frase ‘ragazza vassoio’ scritta nel depliant. Ma l’ho scritto per far capire di cosa si parla, mica tutti sanno cos’è il body food”.

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