Guardavano porno al lavoro: licenziati 25 dipendenti Virgin

Sono stati licenziati dalla Virgin Blue perché scoperti a guardare materiale pornografico sul posto di lavoro. Ma adesso gli ex dipendenti puntano il dito contro la stessa compagnia aerea sostenendo che non solo era una pratica di routine, ma era anche “ammessa” dalla Virgin.

Ne dà notizia il quotidiano australiano The Age. Cinque degli oltre 25 impiegati licenziati dalla Virgin Blue, di proprietà di Richard Branson, nell’ambito di una campagna contro la pornografia, hanno deciso di fare ricorso in tribunale per licenziamento senza giusta causa. Nell’istanza alla corte del lavoro gli ex dipendenti sostengono che mentre guardare materiale pornografico sul posto di lavoro è ufficialmente contrario alle regole della Virgin, il comportamento “è sempre stato una consuetudine nell’azienda e pure consentito dai manager”.

Uno degli impiegati licenziati ha raccontato al quotidiano australiano Herald che il sesso ha sempre fatto parte della compagnia aerea, dalle strategie di mercato adottate da Branson, ai metodi per reclutare il personale, diventando alla fine parte della cultura nel posto di lavoro. “I manager sapevano che circolava materiale pornografico”, sostiene uno dei licenziati che ha voluto mantenere l’anonimato. Da parte sua, la Virgin afferma che ai dipendenti era stato inviato un monito prima che fossero licenziati e che gli stessi lavoratori avevano deciso di ignorarlo.

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